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Autoclavi per la sterilizzazione di fermentatori

Nel campo delle biotecnologie si stanno introducendo tecniche rivoluzionarie per la produzione di biofertilizzanti privi di sostanze chimiche e di alimenti lattiero-caseari che non prevedono l’allevamento di animali, oltre a metodi per ottenere produzioni di birra dal sapore sorprendente, tutti basati sulla produzione di biomassa da organismi come alghe, batteri, lieviti e funghi. Un fattore critico per il successo di questi processi è la corretta sterilizzazione delle apparecchiature di fermentazione. In questo contesto, l’uso di autoclavi per sterilizzare i fermentatori è fondamentale, in quanto questi dispositivi eliminano tutti i microrganismi e le loro spore, garantendo così il successo di questi processi.

Scopri la nostra gamma di autoclavi

L’importanza del processo di sterilizzazione di fermentatori


Nel campo delle biotecnologie, soprattutto quando si lavora con batteri, lieviti o funghi, settori come quello alimentare, farmaceutico e della ricerca scientifica richiedono la coltivazione e la manipolazione di microrganismi in condizioni strettamente controllate. In questo scenario, i fermentatori svolgono un ruolo essenziale, essendo fondamentali per una varietà di scopi che vanno dalla ricerca e sviluppo alla produzione di bioprodotti, alimenti, additivi alimentari, prodotti chimici, ecc.

Si tratta di recipienti biologici progettati per promuovere la crescita di microrganismi, siano essi batteri, lieviti o cellule di mammiferi. Forniscono un ambiente controllato per la crescita microbica e dispongono di sistemi per mantenere le condizioni ideali come la temperatura e il pH. Sono fondamentali in una serie di processi, dalla produzione di birra alla ricerca genetica.

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La sterilizzazione di questi dispositivi è fondamentale per garantire la purezza del processo e l’integrità del prodotto finale. La sterilizzazione in autoclave è uno dei metodi più efficaci e comuni per sterilizzare i fermentatori, soprattutto quelli di dimensioni inferiori ai 100 litri.

L’autoclave è un apparecchio che utilizza vapore ad alta pressione per distruggere tutti i tipi di microrganismi, comprese le spore resistenti, presenti su oggetti o superfici. Funziona come una camera stagna che sottopone i materiali a temperature e pressioni elevate per un periodo di tempo prestabilito, eliminando di fatto qualsiasi forma di vita microbica e garantendo la sterilità degli articoli trattati.

Prima di iniziare qualsiasi attività di fermentazione, è fondamentale che il fermentatore e i suoi componenti siano completamente sterilizzati. La presenza di contaminanti può interferire con il processo, generando sottoprodotti indesiderati, esaurendo le risorse o, in situazioni estreme, contaminando i prodotti finali destinati al consumo umano. La sterilità è quindi essenziale per mantenere l’accuratezza, l’efficienza e la sicurezza del processo.

La necessità di utilizzare le autoclavi per la sterilizzazione di fermentatori si presenta in diverse situazioni, come ad esempio quando si avvia un nuovo processo di fermentazione, dopo la manutenzione o la pulizia del fermentatore, quando si sospetta o si rileva una contaminazione o quando si cambia il tipo di microrganismo o il terreno di coltura utilizzato.

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Procedura per sterilizzare un fermentatore in autoclave

La sterilizzazione di fermentatori tramite autoclave è un processo meticoloso che prevede una serie di passaggi chiave, che possono variare leggermente a seconda delle caratteristiche specifiche del fermentatore e dell’autoclave.

Inizialmente, è indispensabile una pulizia accurata del fermentatore per rimuovere eventuali residui. È fondamentale assicurarsi che tutti i componenti da sterilizzare, come sonde, tubi e giranti, siano esposti correttamente al vapore. È inoltre importante che tutte le valvole e i tubi siano aperti in modo che il vapore possa circolare liberamente all’interno di tutte le cavità e le superfici del fermentatore.

Nel caso di fermentatori di piccole dimensioni o da banco, è possibile sterilizzarli interamente in autoclave. Tuttavia, i fermentatori industriali di grandi dimensioni, con capacità superiori a 100 litri, richiedono una metodologia di sterilizzazione adatta alle loro dimensioni.

Il ciclo di sterilizzazione inizia una volta chiusa l’autoclave e avviato il programma di sterilizzazione. Il primo passo è l’evacuazione dell’aria, essenziale per garantire una distribuzione omogenea del vapore in tutto lo spazio interno. Successivamente, viene iniettato vapore saturo per aumentare sia la temperatura che la pressione all’interno della camera. Come regola generale, è necessario mantenere una temperatura minima di 121°C e una pressione di 2 bar per 15-30 minuti. Tuttavia, questi valori possono essere modificati per adattarsi ai requisiti specifici di ogni processo e al tipo di apparecchiatura utilizzata.

Al termine del ciclo di sterilizzazione, l’autoclave inizia a rilasciare lentamente il vapore e a ridurre la pressione. Una volta che la temperatura e la pressione tornano a livelli sicuri, il fermentatore viene rimosso. Al termine del ciclo di sterilizzazione, l’autoclave inizia un rilascio controllato di vapore e una progressiva diminuzione della pressione. Una volta che la temperatura e la pressione raggiungono livelli sicuri, il fermentatore viene rimosso.

È fondamentale confermare l’efficacia della sterilizzazione. Questo controllo di qualità viene effettuato tramite test che prevedono l’utilizzo di indicatori biologici, comunemente spore batteriche ad alta resistenza termica inserite nel fermentatore durante il processo. L’avvenuta distruzione di queste spore indica che la sterilizzazione è stata efficace.

Raccomandazioni generali per la sterilizzazione di un fermentatore in autoclave

  • Pulizia prima della sterilizzazione: è fondamentale smontare e pulire a fondo ogni componente del fermentatore utilizzando detergenti specifici e acqua depurata. Questo include la pulizia del recipiente del fermentatore e di tutti gli accessori e i supporti utilizzati durante il processo.
  • Smontaggio di componenti specifici: secondo le istruzioni del produttore, è necessario rimuovere alcuni componenti, come le parti sensibili al calore o gli elementi che possono ostacolare la circolazione del vapore, prima di procedere con la sterilizzazione in autoclave.
  • Applicabilità solo ai fermentatori riutilizzabili: la sterilizzazione in autoclave deve essere applicata solo ai fermentatori progettati per essere riutilizzati. Per la natura del loro design e dei materiali di costruzione, i fermentatori monouso non dovrebbero essere riutilizzati.
  • Sterilizzazione completa: è fondamentale che la sterilizzazione riguardi non solo l’interno del fermentatore ma anche tutti i suoi componenti, compresi i filtri, le valvole e qualsiasi altro componente che possa entrare in contatto con il terreno di coltura. È importante assicurarsi che le valvole siano aperte o in una posizione che consenta il libero passaggio del vapore per garantire una sterilizzazione completa.
  • Scelta corretta dell’autoclave: anche se generalmente si preferiscono le autoclavi con funzione di pre-vuoto, è essenziale considerare le raccomandazioni del produttore del fermentatore sul tipo di autoclave più appropriato, tenendo conto delle specifiche del fermentatore e dei materiali di costruzione.
  • Manipolazione di fermentatori di grandi dimensioni: quando si utilizzano fermentatori di medie dimensioni, che possono superare i 10 kg di peso quando sono pieni, si raccomanda l’uso di carrucole per rendere la manipolazione più sicura e semplice, sia per inserirli che per rimuoverli dall’autoclave.
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Raccomandazioni per la convalida di un protocollo di sterilizzazione per fermentatori sterilizzati in autoclave

  1. Compatibilità e convalida del processo: è fondamentale garantire la compatibilità del fermentatore con i parametri di sterilizzazione selezionati, come temperatura e tempo, rispettando le tolleranze massime specificate dal produttore. Inoltre, è importante mantenere un volume costante di terreno di coltura, poiché volumi diversi possono richiedere regolazioni nei tempi di sterilizzazione. Ogni combinazione di condizioni deve essere convalidata attraverso test empirici e accuratamente documentata in un protocollo specifico. L’uso di indicatori biologici e fisici in vari punti del fermentatore è essenziale per verificare l’efficacia e l’adeguatezza del processo di sterilizzazione.
  2. Monitoraggio continuo della temperatura: per confermare l’efficacia della sterilizzazione in un fermentatore carico di terreno di coltura, è consigliabile inserire un datalogger nel terreno. Questo strumento dovrebbe misurare e registrare le temperature durante le fasi iniziali della convalida, assicurando che venga raggiunta una letalità minima di F0=20, segno di un processo di sterilizzazione riuscito.
  3. Regolazione dei tempi di esposizione: la durata della sterilizzazione di un fermentatore, sia esso vuoto o pieno di terreno, può variare notevolmente. In particolare, i liquidi tendono a richiedere tempi di esposizione più lunghi. Alcuni studi hanno dimostrato che la sterilizzazione di 10 litri di terreno di coltura in un fermentatore da 15 litri a 127°C per 75 minuti potrebbe non raggiungere una letalità di F0=20. In queste situazioni, consigliamo di sterilizzare il terreno di coltura e il fermentatore separatamente.
  4. Evitare una sterilizzazione eccessiva del terreno di coltura: un ciclo di sterilizzazione troppo lungo può causare la caramellizzazione degli zuccheri e l’accumulo di sali, incidendo negativamente sulla qualità del terreno. È fondamentale capire la sensibilità termica del terreno di coltura e l’impatto del processo di sterilizzazione. Per ottimizzare il tempo di esposizione durante la sterilizzazione, può essere utile utilizzare un’autoclave con capacità di raffreddamento rapido, riducendo così al minimo il tempo di raffreddamento e l’esposizione del terreno di coltura al calore eccessivo durante la fase di raffreddamento.
  5. Qualifica e manutenzione delle apparecchiature:la qualifica dell’installazione (IQ), del funzionamento (OQ) e del processo (PQ), sia dell’autoclave che del processo di sterilizzazione, sono fondamentali per garantire che stiamo facendo le cose per bene. Inoltre, per mantenere l’efficacia del nostro metodo nel tempo, è fondamentale attenersi rigorosamente al programma di manutenzione raccomandato dal produttore dell’autoclave. Questo aiuta a prevenire la perdita di efficienza o i problemi di calibrazione, garantendo così prestazioni ottimali dell’apparecchiatura.

Autoclavi consigliate per la sterilizzazione di fermentatori

Uno dei tipi di autoclave più utilizzati per la sterilizzazione di fermentatori è l’autoclave verticale con pre-vuoto e asciugatura, soprattutto nei formati più grandi. In questi casi, il fermentatore entra nella camera dall’alto e, date le dimensioni di alcuni bioreattori, che possono pesare fino a 40 kg, è frequente che sia necessaria una carrucola per la movimentazione.

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Le nostre autoclavi consentono di sterilizzare i bioreattori delle principali marche presenti sul mercato. Anche se abbiamo clienti che lavorano con diversi marchi e che abbiamo consigliato e aiutato a convalidare i loro processi, raccomandiamo sempre di contattare il produttore del bioreattore per ricevere consigli tecnici sulle specifiche del bioreattore, su come deve essere posizionato nell’autoclave e sulle tolleranze di temperatura e pressione consentite.

Il settore dei fermentatori è molto ampio, ma se stai cercando un produttore, ti consigliamo di dare un’occhiata ai seguenti marchi leader: i fermentatori della Sartorius, i BioFlo® di Eppendorf, i Labfors di INFORS HT, gli Applikon Bio di Getinge, i BIOne di Distek, gli Jupiter di Solaris Biotech e i fermentatori di Labfirst Scientific.

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Sterilizzazione dei fermentatori Applikon Bio di Getinge in autoclave

Getinge è una rinomata azienda svedese di tecnologia medica con oltre un secolo di esperienza. È specializzata nella fornitura di soluzioni avanzate per il settore sanitario e delle scienze della vita, dal controllo delle infezioni alla terapia intensiva. La sua ampia gamma di prodotti comprende disinfettori, apparecchiature per la sterilizzazione, tavoli operatori, ventilatori, macchine cuore-polmone, apparecchiature per l’anestesia, soluzioni per l’integrazione ospedaliera digitale, bioreattori e fermentatori.

I fermentatori Applikon Bio di Getinge si distinguono per la loro adattabilità ed efficienza. Questi fermentatori in vetro sono progettati per la coltura microbica e cellulare su scala di laboratorio e sono pienamente compatibili con la sterilizzazione in autoclave. Questo garantisce un ambiente completamente sterile, essenziale per condurre la ricerca biotecnologica in modo sicuro. La fusione tra la vasta esperienza di Getinge nel settore sanitario e delle scienze della vita e la tecnologia avanzata incorporata nei fermentatori Applikon Bio li rende una scelta eccezionale per un’ampia varietà di applicazioni e laboratori.

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Fonte: Applikon Bio – Getinge

Hai un’autoclave RAYPA e vuoi sapere come sterilizzare il tuo fermentatore Applikon Bio di Getinge? Contattaci e i nostri esperti ti consiglieranno il modo migliore per farlo. Saremo lieti di rispondere alle tue domande sulle nostre apparecchiature e di darti i nostri consigli.

Sterilizzazione di fermentatori Sartorius in autoclave

Con un’esperienza di oltre 150 anni, Sartorius si è affermata come punto di riferimento nel settore delle scienze biologiche, in particolare nel settore biofarmaceutico. L’azienda tedesca è specializzata nel supportare i propri clienti nello sviluppo e nella produzione di farmaci e vaccini biotecnologici, dall’idea iniziale in laboratorio alla produzione commerciale. In qualità di leader in questo settore, Sartorius offre una vasta gamma di soluzioni e prodotti relativi a queste aree.

Nel contesto della sterilizzazione dei fermentatori, modelli come gli Univessel® Glass, gli Ambr® e i Biosta di Sartorius si distinguono per il loro design autoclavabile e la versatilità, adatti sia alla ricerca che alla produzione biotecnologica. Questi sistemi sono apprezzati per la loro innovazione, la durata nel tempo e la varietà di volumi disponibili, che li rende facili da pulire e da adattare alle diverse esigenze biotecnologiche. L’efficienza dei fermentatori Univessel® Glass, insieme alle funzionalità avanzate dei modelli Ambr® e Biostat®, è fondamentale per promuovere l’industria biofarmaceutica e la ricerca scientifica, rendendoli strumenti essenziali per lo sviluppo in questi campi.

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Fonte: Univessel® Glass – Sartorius

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Sterilizzazione dei fermentatori BioFlo® di Eppendorf in autoclave

Eppendorf è un’azienda leader a livello mondiale nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di apparecchiature di laboratorio e materiali di consumo per la ricerca scientifica e clinica. Fondata nel 1945 ad Amburgo, in Germania, Eppendorf offre un’ampia gamma di prodotti innovativi, come centrifughe, pipette, termociclatori e incubatori, progettati per soddisfare le esigenze dei laboratori di tutto il mondo.

Tra i suoi diversi prodotti, Eppendorf presenta il fermentatore BioFlo®, progettato per soddisfare le esigenze di ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie. Questi fermantatori sono disponibili con fondo arrotondato in acciaio inox per un efficiente trasferimento di calore e in modelli a camicia d’acqua per un controllo più delicato della temperatura. Vengono offerti in quattro diverse dimensioni, con diverse opzioni di agitazione e attacchi intercambiabili per l’agitazione magnetica superiore o l’azionamento diretto.

La sterilizzazione dei fermentatori BioFlo® tramite autoclave svolge un ruolo fondamentale nel mantenere un ambiente di coltura sterile e affidabile. Questa pratica è essenziale per garantire l’integrità e la vitalità delle colture, contribuendo così al successo dei processi di coltivazione biotecnologica.

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Fonte: BioFlo® – Eppendorf

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Sterilizzazione dei fermentatori Labfors di INFORS HT in autoclave

Con oltre 55 anni di esperienza, Infors HT si è affermata come leader nello sviluppo e nella produzione di soluzioni tecnologiche avanzate per il settore delle biotecnologie. L’azienda svizzera è specializzata in bioreattori, fermentatori, incubatori ad agitazione e software di controllo dei bioprocessi, contribuendo in modo significativo al progresso della ricerca e della produzione nei settori della biotecnologia, della biofarmaceutica, della tecnologia alimentare, della cosmesi, della tecnologia agricola e degli istituti di ricerca a livello globale.

Nel contesto della sterilizzazione dei fermentatori, i modelli Labfors di Infors HT rappresentano una soluzione efficiente e adattabile per un’ampia gamma di applicazioni biotecnologiche. Questi fermentatori da banco sono progettati per colture microbiche, cellulari, enzimatiche e fototrofiche, offrendo flessibilità in termini di configurazione della gassificazione e volume. Sono caratterizzati dalla compatibilità con una vasta gamma di accessori e periferiche, che permettono di soddisfare le esigenze specifiche di ogni applicazione biotecnologica. Labfors si afferma quindi come uno strumento essenziale per i ricercatori e gli scienziati che si occupano di biotecnologie.

Una sterilizzazione efficace dei fermentatori Labfors tramite autoclave è essenziale per assicurare l’integrità e la sterilità delle colture, garantendo così l’affidabilità e l’accuratezza dei risultati sperimentali.

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Fonte: Labfors 5 – Infors HT

Hai un’autoclave RAYPA e vuoi sapere come sterilizzare il tuo fermentatore Labfors di Infors HT? Contattaci e i nostri esperti ti consiglieranno il modo migliore per farlo. Saremo lieti di rispondere alle tue domande sulle nostre apparecchiature e di fornirti i nostri consigli.

Sterilizzazione di fermentatori BIOne di Distek in autoclave

Con oltre 47 anni di esperienza, Distek, Inc. si è affermata come produttore leader di strumenti di analisi di laboratorio per l’industria farmaceutica e biotecnologica. Oltre alla produzione, offre servizi di convalida e qualificazione.

Il fermentatore BIOne di BIOne, disponibile in volumi da 2L a 10L, è progettato per supportare le esigenze uniche dei bioprocessi microbici più impegnativi, garantendo un adeguato trasferimento di massa e di calore. Questo prodotto sottolinea l’impegno di Distek per la qualità, l’innovazione e l’assistenza completa, contribuendo al progresso della scienza e dell’efficienza produttiva del settore.

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Fonte: BIOne – Distek

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Sterilizzazione dei fermentatori Jupiter di Solaris Biotech in autoclave

Solaris Biotech è un’azienda italiana specializzata in fermentatori, bioreattori e sistemi di filtrazione per scopi di ricerca e sviluppo (R&S) e produzione. Dalla sua fondazione, si è evoluta per servire un’ampia gamma di settori, distinguendosi per l’impegno nell’innovazione e nella qualità delle biotecnologie, contribuendo così al progresso della scienza e all’efficienza della produzione.

I fermentatori Jupiter, sviluppati da Solaris Biotech, sono presentati come apparecchiature per il settore delle biotecnologie, in grado di soddisfare le esigenze della ricerca, dello sviluppo dei processi e della produzione su piccola scala. Questi dispositivi autoclavabili sono stati progettati per resistere ai processi di sterilizzazione in autoclave, il che facilita il mantenimento delle condizioni sterili necessarie per le colture sia aerobiche che anaerobiche. L’autoclavabilità di questi sistemi è una caratteristica importante per garantire operazioni asettiche chiuse, contribuendo all’integrità e alla sostenibilià delle colture nella ricerca e nelle applicazioni biotecnologiche.

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Fonte: Jupiter – Solaris Biotech

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Autoclavi per la sterilizzazione di fermentatori di qualità certificata

RAYPA dispone di un’ampia gamma di autoclavi per la sterilizzazione di fermentatori di qualità certificata. All’interno del nostro catalogo prodotti, abbiamo un’ampia varietà di modelli, corrispondenti alle gamme Classic Line e Top Line. Le nostre autoclavi sono facili da usare, hanno comandi intuitivi e funzioni di sicurezza avanzate.

RiferimentoDimensioni utili della camera (Ø x H mm)
AE-50-B300 x 710
AE-75-B400 x 600
AE-110-B400 x 850
AE-150-B500 x 760
TLV-50PD400 x 450
TLV-75PD400 x 650
TLV-110PD500 x 600
TLV-150PD500 x 850

Grazie alla loro struttura robusta, al buon rapporto qualità-prezzo, alla facilità di installazione e alla tracciabilità professionale, sono una scelta eccellente per la sterilizzazione dei fermentatori.

Oltre alla varietà di modelli, è disponibile un’ampia gamma di accessori, tra cui cestelli, vaschette, supporti specifici, software di gestione, sonda flessibile, carrelli di trasporto e carrucole per il sollevamento dei cestelli.

autoclaves para esterilizar biorreactores 1

L’affidabilità delle apparecchiature di sterilizzazione è essenziale sia per la sicurezza che per l’efficacia dei processi. Questa affidabilità è fondamentale anche per garantire la qualità nei laboratori e nelle aree di produzione. Ecco perché tutte le nostre autoclavi per fermentatori vengono progettate e costruite interamente nei nostri stabilimenti di Barcellona da oltre 45 anni, a testimonianza della nostra qualità ed esperienza in questi prodotti.

Queste apparecchiature sono sottoposte a test approfonditi per garantirne la qualità e la conformità alle normative e agli standard più severi, tra cui la Direttiva europea sulle apparecchiature a pressione (PED). In questo modo, perseguiamo i più alti standard di eccellenza produttiva e garantiamo la sicurezza dei nostri prodotti.

Noi di RAYPA forniamo soluzioni complete per le esigenze di sterilizzazione dei nostri clienti. Con la nostra ampia gamma di autoclavi e la consulenza dei nostri professionisti, ti aiutiamo a trovare l’apparecchiatura più adatta alle tue esigenze specifiche.

Per una consulenza più dettagliata e personalizzata sulla scelta dell’autoclave ideale, contatta i nostri esperti. Insieme possiamo individuare e fornire una soluzione che garantisca efficienza e sicurezza in tutte le tue operazioni di sterilizzazione.

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Perché RAYPA?

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Dopo mezzo secolo di esperienza, abbiamo una lunga lista di clienti soddisfatti in tutto il mondo. Attualmente esportiamo l’85% del nostro fatturato annuale e disponiamo di una rete stabile di distributori in oltre 100 Paesi.

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UN SERVIZIO TECNICO EFFICIENTE

Il nostro team di tecnici e ingegneri altamente qualificati è esperto dei nostri prodotti. Se riscontri un problema tecnico, sarà nostra priorità risolverlo. Quando acquisti un’apparecchiatura RAYPA, ti garantiamo il massimo livello di supporto e assistenza tecnica.

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PRODUTTORE ESPERTO

Dopo oltre 45 anni di attività nel settore, RAYPA è leader mondiale nella produzione di autoclavi da laboratorio. Ciascuna delle nostre autoclavi è progettata e costruita interamente nel nostro moderno stabilimento, dotato delle tecnologie più avanzate.

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GAMMA COMPLETA E CONFIGURABILE

Abbiamo un ampio portfolio di autoclavi da laboratorio per molteplici applicazioni e segmenti di mercato. Scopri la combinazione di modelli di autoclave e accessori che meglio si adatta alle tue esigenze tra le nostre 11 serie e gli oltre 35 modelli disponibili.

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INNOVAZIONE E QUALITÀ

I nostri prodotti sono caratterizzati da tecnologia avanzata, innovazione continua, qualità costruttive superiori e sono realizzati per durare. Il nostro team di ingegneri e tecnici si impegna quotidianamente per migliorare i nostri prodotti e superare le aspettative dei nostri clienti.

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Il nostro team di specialisti valuta ogni progetto e consiglia al cliente la soluzione più adatta alle sue esigenze. Dopo la vendita, offriamo una formazione sull’uso e la manutenzione raccomandati di ogni apparecchiatura, per garantire prestazioni ottimali e massimizzarne la durata.

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